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giovedì 2 febbraio 2012

Teoria delle "Sette Note della Gioielleria" di Guido Giovannini-Torelli.

Che cos'è e come nasce un gioiello?


Per rispondere farò un passo indietro di cinquecento anni. In una lettera scritta da Michelangelo Buonarroti all'amico Benedetto Varchi, lo scultore spiega: "Io intendo per scultura quella che si fa per forza di levare; quella che si fa per via di porre è simile alla pittura". Per Michelangelo, dunque, l'opera è già dentro il blocco di marmo, ad egli spetta solo rimuovere - levare - la pietra che la ricopre (e questo identico concetto è sempre tenuto ben presente anche da ogni tagliatore di pietre preziose). La pittura, invece, nasce con il porre gli strati di colore. In gioielleria si usano ambedue le tecniche di levare e porre; quando si taglia, si trafora o si lima una lastra d'oro per dargli la sua forma finale, si toglie materia; quando invece si giustappongono i vari elementi atti a  formare l'oggetto e s'incastonano le pietre, allora, ovviamente, si aggiunge materia.


Proseguendo nel nostro discorso, è ancora l'arte a venirci in aiuto. Nel 1920 il pittore Paul Klee elaborò una teoria sul colore che accostava i sette colori dell'arcobaleno alle sette note della musica. "Il numero sette parve buono a tutti: a conferma di ciò anche nella musica ci sono sette note..." diceva Klee ai suoi studenti della Bauhaus a Weimar.


Poichè il numero sette torna utile anche a noi, in questa sede proverò a formulare una teoria su quali possano essere le "sette note", i sette elementi, della creazione di un gioiello. Quello che segue è un diagramma in forma di piramide (quindi da leggersi dal basso verso l'alto) del quale darò una chiave di lettura molto sintetica.


SIMBOLI

Fase proiezione

FRUIBILITA'
PREZIOSITA'
MATERIALI

Fase esecuzione

DISEGNO 
RICERCA
STORIA

Fase progettazione

Nella creazione di un gioiello vi sono tre fasi principali: progettazione, esecuzione e proiezione. Nella prima fase di progettazione vi sono tre elementi che concorrono in misura uguale allo stimolo creativo: storia, ricerca e disegno.

La STORIA - sia essa economica, politica, sociologica od artistica - è il punto di partenza per qualsivoglia itinerario si voglia intraprendere. Essa va di pari passo con la RICERCA dello stile - e, susseguentemente, del mercato - per confluire nel DISEGNO come prima forma di espressione. Il disegno ha dato forma alle idee: adesso abbiamo un progetto.

Nella seconda fase, quella della esecuzione, si scelgono i MATERIALI: essi servono da supporto all'oggetto che - per diventare "gioiello" - deve avere due caratteristiche imprescindibili quali la PREZIOSITA' (ovvero il valore intrinseco) e la FRUIBILITA' (cioè la possibilità di indossare l'oggetto).

La fase proiezione è quella che investe il subconscio, i SIMBOLI verso i quali il gioiello ci porta: amore e potere, appartenenza e possesso, unicità ed eternità.

La piramide non ha termine poichè si evolve nella STORIA e ricomincia da capo, appunto come una scala musicale.


Tratto da:  "Teoria delle "Sette Note della Gioielleria", elaborata da Guido Giovannini-Torelli, ASJH GIAA, Docente di Sistemi e Tecniche del Settore Gioielleria presso l'Università di Roma La Sapienza

1 commento:

  1. trovo molto interessante la teoria delle sette note, originale e precisa, esprime in modo sintetico l'universo del gioiello, una vera scoperta!!

    dott.ssa susanna misiano

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